Di Valentina Carretta. Prefazione di Laura Dalla Ragione.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono in costante e preoccupante aumento tanto da costituire una vera e propria epidemia sociale. Si stima, per difetto, che in Italia ne soffrano circa 3 milioni di persone. Accanto alle forme più conosciute (anoressia, bulimia, obesità) sono comparsi disturbi da alimentazione incontrollata, disturbi specificatamente infantili (ad es. l’alimentazione estremamente selettiva) e maschili (ad es. la vigoressia) con caratteristiche proprie.
I disturbi del comportamento alimentare sono gravi patologie psichiche che incidono profondamente anche sul fisico e costituiscono modalità differenti di esprimere, con il corpo, un profondo disagio personale che a parole risulta difficile da esternare. Si tratta di malattie complesse di natura psicologica, le cui cause sono multifattoriali e i cui effetti possono portare a gravi ripercussioni sullo stato di salute fisica e mentale, sulle relazioni sociali, caratterizzate dall’ossessione per l’immagine corporea, il peso, il cibo e che possono condurre, nei casi più gravi, anche alla morte.
In questo testo, di impianto psicoanalitico, si prendono in considerazione l’obesità e il sovrappeso, temi ancora poco affrontati rispetto ad anoressia e bulimia, senza però tralasciare le domande che più frequentemente vengono poste ai terapeuti da parte di coloro i quali si trovano ad interfacciarsi con queste particolari problematiche.
L’aumento ponderale non si con gura solo come il semplice e banale esito dell’iperalimentazione, ma vi è di
più, molto di più. Freud evidenzia come il rapporto del bambino con l’oggetto cibo a ondi le sue radici nelle
primissime fasi dello sviluppo. Lacan osserva che l’atto del nutrirsi nell’uomo è in relazione al “benvolere dell’Altro” e che non bisogna confondere le cure col dono d’amore. Obesità e sovrappeso sono patologie del comportamento alimentare complesse e articolate che necessitano di un trattamento multidisciplinare. Ciascun soggetto ha una storia, legge e interpreta il proprio sintomo, attribuendo a questo un particolare senso e significato.
In questo testo, rivolto a psicologi, medici, educatori, operatori della salute, insegnanti e genitori, l’autrice
risponde anche ad alcune delle più frequenti domande sul tema: “si può guarire dai disturbi alimentari?”, “quali sono le cause di queste patologie?”, “come capire se sia golosità o abbuffata?”.
“Il testo di Valentina Carretta si concentra sulle caratteristiche dei Disordini Alimentari […] a partire da un taglio molto particolare, che è quello dell’identità corporea, centrale per comprendere il significato di questo corpo non più riconoscibile, senza con ni, nel troppo e nel troppo poco. […] esiste una scarsissima conoscenza delle patologie alimentari collegate all’Obesità e al Disturbo da Alimentazione Incontrollata […] questa nuova declinazione dell’ossessione per il cibo e le forme corporee […] sono patologie […] colpite da un grave pregiudizio morale per il quale si ritiene, sbagliando, che alla fine la situazione di disagio che queste persone vivono sia solo colpa loro.”
Dalla prefazione di Laura Dalla Ragione